La terra dove sorge lo studio
Il Casentino è una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo, nel cuore dell’Appennino Toscano. Ammantato da una delle più vaste e ben conservate foreste dell’Europa occidentale è tutelato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dove nasce l’Arno. Le caratteristiche peculiari del territorio sono probabilmente una delle cause che hanno indotto Francesco D’Assisi a scegliere la Verna (oggi sede di un convento francescano) come luogo di preghiera, e San Romualdo a fondare l’Eremo di Camaldoli. Il Casentino è infatti anche luoghi di fede altamente spirituali, conventi e monasteri silenziosi.
Bibbiena è il centro più grande del Casentino e possiamo considerarlo il capoluogo di questa valle. Arrivando da Arezzo senza dubbio questo paese rappresenta l’inizio del Casentino. Le origini di Bibbiena sono antichissime data la presenza di insediamenti etruschi e di ville romane che sono state rinvenute nella zona. Questo luogo ha avuto anche un’importante storia medievale. La “Bibbiena vecchia” è posta alla sommità di un colle. Nel punto più alto si trova piazza Tarlati, con la bella torre campanaria e Palazzo Bruni con il suo porticato che fu residenza del potentissimo Vescovo Tarlati.
Il Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni”, è allestito presso le scuderie di Palazzo Niccolini, accanto al Palazzo Comunale, nel centro storico di Bibbiena. Il museo è suddiviso in sei stanze e raccoglie materiale degli scavi archeologici casentinesi ad illustrazione della storia della vallata dal periodo preistorico al medioevo. Ogni sala tratta temi diversi e luoghi casentinesi che si sono rilevati di particolare interesse archeologico. Organizzato principalmente secondo un criterio cronologico che guida il visitatore attraverso le varie culture dell'antico Casentino, dalla Preistoria alla tarda età romana passando per il periodo etrusco, il Museo presenta inoltre sezioni tematiche, come quelle dedicate ai santuari etruschi del Lago degl
i Idoli e di Pieve a Socana o al mondo funerario antico, utili per meglio comprendere particolari aspetti delle società antiche.
ll teatro dei Dovizi è il teatro di Bibbiena. Il teatro venne realizzato nel centro storico di Bibbiena per iniziativa dell'Accademia degli Operosi e su progetto dell'architetto Niccolò Matas (1842). Dopo alcune alterazioni subite in occasione della sua destinazione a cinematografo, il teatro ha cessato l'attività nel 1982 a causa delle sue carenze in materia di sicurezza. Nel 1997, per iniziativa dell'amministrazione comunale e con il concorso finanziario di altri enti pubblici e privati, il teatro ha ripreso la sua attività dopo un consistente intervento di riprogettazione del suo arredo interno e di nuovo allestimento scenico, ispirato a modelli tipici della tradizione italiana del XVII e XVIII secolo, su progetto dell'architetto Massimo Gasparon. Dal 2001 è stata concessa la residenza del teatro all'Associazione Nata, Nuova Accademia del Teatro d'Arte, che ne ha assunto la gestione e la direzione artistica.
Bernardo Dovizi da Bibbiena (Bibbiena, 1470 – Roma,1520) è stato un cardinale, diplomatico e drammaturgoitaliano. Bernardo nacque dalla famiglia dei Dovizi, signori di Bibbiena, per questo fu chiamato anche Cardinal Bibbiena o più semplicemente il Bibbiena. Potente uomo della corte medicea, legò il suo destino alla famiglia ducale di Firenze anche quando Piero de' Medici, primo figlio di
Lorenzo il Magnifico, venne esiliato da Firenze nel 1494 al tempo della calata del re di FranciaCarlo VIII in Italia. Bernardo seguì, come segretario, il cardinale Giovanni de' Medici, futuro papa Leone X, nell'esilio presso la corte di Guidobaldo da Montefeltro a Urbino.
La Valle del Casentino è quindi un luogo ricco di arte, storia, specialità locali e paesaggi incantevoli tutti da scoprire. Situata a circa 50 chilometri da Firenze, questa valle offre infinite opportunità. Imponenti castelli medievali ed affascinanti pievi romaniche da visitare, escursioni tra le secolari foreste che la circondano, delizie culinarie da degustare ed affascinanti segreti da scoprire sulle tradizioni.